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(it) France, Comunicato UCL - Affrontare l'offensiva genetica su Gaza, amplificare la solidarietà con il popolo palestinese (ca, de, en, fr, pt, tr)[traduzione automatica]

Date Sun, 28 Sep 2025 07:54:55 +0300


Ufficializzato il venerdì 8 agosto, il piano di controllo e di occupazione totale della banda di Gaza da parte dell'esercito israeliano è stato messo a punto a partire dal 20 agosto. Questa offensiva terrestre è una nuova tappa nel processo di genocidio in atto in Israele. Elle si trova su una zona già martirizzata a causa della carestia organizzata dallo Stato sionista, e fait suite all'assassinio sistematico dei giornalisti suscettibili di documentare l'orrore. Face au carnage et à l'escalade meurtrière annoncée, la solidarité internationale ne doit pas faiblir.
Durante il primo giorno del genocidio, il governo fascista israeliano non ha avuto la volontà di prendere il controllo della banda di Gaza. Oggi, la popolazione palestinese è già concentrata sul 12% della fascia di Gaza, in condizioni di vita inumana. L'esercito israeliano prepara il nettoyage etnico e la conquista di questa porzione di territorio e rappelle 60 000 riservisti in questo. Ogni giorno, decine di persone vengono assassinate sotto le bombe e le palle dell'esercito israeliano, o durante le fucilate durante la distribuzione degli aiuti alimentari che sono in realtà delle pièges macabre. Nello stesso tempo, Israele ha mantenuto o limitato ogni giorno l'accesso al nutrimento e all'aiuto umanitario a Gaza, provocando una carestia e una riconferma ufficiale presso l'IPC il 22 agosto.

In Cisgiordania, il ministro delle colonie Smotrich ha ufficializzato la messa in atto del piano «E1» di costruzione delle colonie, sul modello del piano lanciato negli anni 1990 da Yitzhak Rabin. Ce plan de Construction de 3 400 logements vise à couper la Cisjordanie en deux, pour rendre impossibile l'établissement d'une souveraineté Palestinienne viable sur le territoire: il s'agit, selon les termes de Smotrich, d' «enterrer l'idée d'un État Palestinien». Nelle prigioni israeliane, la tortura continua ad essere praticata in massa contro i Palestinesi e i Palestinesi, rinchiusi nell'arbitraire le plus total.

I sionisti, sia in Israele che a livello internazionale, se vautrent nel negazionismo e nell'apologia dei crimini contro l'umanità. Le figure mediatiche che hanno fatto professione di "liberalismo" e di opposizione agli "estremi" hanno sollevato la loro maschera da Tartufo, da Caroline Fourest che finge di non avere fame a Gaza da Raphaël Enthoven, Géraldine Woessner o Emile Ackermann che finge che i giornalisti gazaouis non esistano pas pour justifier leur assassinat par Israel.

Les États européens, quant à eux, cachent mal leur complicité sous des «condamnations» ipocriti. La France annuncia la ricognizione d'un «État Palestinien démilitarisé» fantoche, mais sans l'assortir de la moindre sanction contre Israël qui rend son établissement impossibile. La Grande-Bretagne «minaccia» di ricorsi a cette mesure vide et simbolico se Israele ne cesse pas son génocide. L'Allemagne, deuxième fornitore d'armi a Israele, ha annunciato un embargo sulle armi suscettibili d'essere utilizzate da Israele a Gaza, ma senza sospendere le licenze di esportazione attualmente concesse dall'Allemagne a Israele. Questi stessi Stati hanno affrontato una repressione mostruosa sui militanti della solidarietà con la Palestina: la Grande-Bretagne ha classificato i nostri compagni di Palestine Action come «terroristi», tanto che in Francia il ministro dell'Interno ha tentato una minabile procedura di dissoluzione d'urgenza della Palestina.

Israele ne s'arrêtera que lorsqu'on l'arrêtera. Et il n'y a rien à attendre des États imperialistes pour cela. La chiave risiede nella nostra solidarietà. L'Unione comunista libertaria si appella a rafforzare le iniziative di ingresso materiale nella popolazione di Gaza, in particolare "Il nostro cibo dalle nostre mani", o "Résilience Gaza", per pallier au mieux aux besoins humanitaires urgenti de la population palestinienne. L'iniziativa "Waves of Freedom", che sosteniamo ugualmente, mira a moltiplicare le flottiglie e le marce per superare il blocco di Gaza.

Car la question n'est pas d'abord humanitaire: elle est politique. Per soddisfare i bisogni elementari della popolazione palestinese, è meglio ritirarsi presso la macchina della morte sionista les moyens de nuire. Il faut qu'Israël n'ait plus les moyens de bombarder et asassiner en masse la population palestinienne, ni d'impêcher l'aide humanitaire d'entrer. Notre rôle, depuis uno État complice du génocide en cours, est de lutter contre tous les actions de cette complicité, et en premier lieu contre l'État français et les entreprises qui participent à rendre le génocide possible. Continua a rafforzare la campagna Stop Arming Israel e la campagna BDS, e a partecipare a tutte le manifestazioni e iniziative viste per metterci fin au carnage!

Face aux guerres des imperialistes contro les peuples, l'organizzazione e la solidarietà sont nos seules armes. À bas le sionisme, à bas l'impérialisme français complice du génocide!

Union communiste libertaire, 29 agosto 2025.

https://www.unioncommunistelibertaire.org/?Face-a-l-offensive-genocidaire-sur-Gaza-amplifier-la-solidarite-avec-le-peuple
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