|
A - I n f o s
|
|
A-Infos un servizio di informazione multilingue da per e su gli/le anarchici
**
News in all languages
Last 30 posts (Homepage)
Last two
weeks' posts
Agli archivi di A-Infos
The last 100 posts, according
to language
Greek_
中文 Chinese_
Castellano_
Català_
Deutsch_
Nederlands_
English_
Français_
Italiano_
Português_
Russkyi_
Suomi_
Svenska_
Türkçe_
The.Supplement
Le prime righe degli ultimi 10 messaggi:
Castellano_
Catalan_
Deutsch_
Nederlands_
English_
Francais_
Italiano_
Polski_
Portugues_
Russkyi_
Suomi_
Svenska_
Türkçe
Le prime righe degli ultimi 10 messaggi
Prime righe dei messaggi in tutte le lingue nelle ultime 24 ore
Links to indexes of First few lines of all posts of
last 30 days | of 2002 |
of 2003 |
of 2004 |
of 2005 |
of 2006 |
of 2007 |
of 2008 |
of 2009 |
of 2010 |
of 2011 |
of 2012 |
of 2013 |
of 2014 |
of 2015 |
of 2016 |
of 2017 |
of 2018 |
of 2019 |
of 2020 |
of 2021 |
of 2022 |
of 2023 |
of 2024 |
of 2025
Iscriversi a A-Infos newsgroups
(it) Italy, Umanita Nova #14-25 - Decreti anti-cannabis. Continua la guerra eterna dei fascisti contro l'erba proibita (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]
Date
Sat, 14 Jun 2025 09:09:15 +0300
La filosofia del 'muoviti velocemente e rompi le cose' che ispira il
nuovo capitalismo digitale della Silicon Valley - dagli anni Ottanta con
i computer user friendly della Apple costruiti in cantina, fino ad
arrivare allo sviluppo a catena dell'Intelligenza Artificiale di oggi -
è sicuramente una delle chiavi per comprendere le azioni della nuova
amministrazione Trump, che non casualmente ha inaugurato la sua seconda
presidenza circondato dai nuovi oligarchi digitali che grazie ad
esenzioni fiscali e commesse governative sono diventati gli uomini più
ricchi del mondo. Incurante degli ordini dei tribunali federali e delle
disposizioni della stessa Corte Suprema (composta peraltro da sei
giudici repubblicani su nove), Trump continua a deportare immigranti
(comprese decine di bambini nati negli Usa e cittadini statunitensi),
chiude agenzie federali istituite dal Congresso, taglia i fondi a scuole
e università, trasforma istituti scientifici e culturali in megafoni di
regime, in attesa dello scontro con gli Stati che probabilmente arriverà
presto e che trasformerà per sempre gli Stati Uniti (dove comunque,
mentre il consenso del gangster in chief cala a picco, le manifestazioni
contro le sue politiche nell'ultimo mese hanno radunato milioni di
persone, con numeri che salgono di settimana in settimana).
La filosofia del 'muoviti velocemente e rompi le cose' ha ispirato
evidentemente anche Giorgia Meloni quando all'inizio d'aprile ha deciso
di trasformare il disegno di legge 1660, meglio noto come Pacchetto
Sicurezza, ormai giunto quasi al termine del suo iter parlamentare, in
un decreto legge. L'iniziale proposta di legge, approvata dalla Camera a
tempo di record all'inizio dell'autunno, grazie alla crescita delle
mobilitazioni contro la legge "fascistissima" e alle critiche giunte
anche a livello internazionale, era da alcuni mesi in seconda lettura al
Senato, in attesa di essere approvata forse all'inizio dell'estate. Le
proteste avevano spinto persino Mattarella a far avere dagli uffici
giuridici del Quirinale al governo dei punti critici - che la
maggioranza ha dovuto correggere - in relazione alla "stretta" sulle
detenute madri e al divieto ai migranti irregolari di detenere delle
"sim" telefoniche. Così, però, il disegno di legge è diventato decreto e
le sue norme, che riguardano diversi ambiti (dal carcere alle
manifestazioni, fino alla cannabis light e ai servizi segreti), sono già
entrate in vigore, mentre il Parlamento ha ancora poco meno di due mesi
di tempo per convertire il decreto in legge.
La fretta di "rompere le cose" potrebbe però complicare le cose al
Governo Meloni. Proprio la trasformazione in decreto legge, in un
appello di oltre duecento giuristi diffuso di recente, è stata definita
"il primo dei gravissimi profili di incostituzionalità" del decreto, un
"vero e proprio vulnus causato alla funzione legislativa delle Camere,
attraverso un plateale colpo di mano senza che vi fosse alcuna
straordinarietà, né alcun reale presupposto di necessità e di urgenza,
come la Costituzione impone"; e già a Foggia, pochi giorni dopo
l'entrata in vigore delle nuove norme, è stata la Procura della
Repubblica a chiedere al Tribunale di sollevare la legittimità
costituzionale nel caso di alcuni imputati chiamati a rispondere di
resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali nei confronti di due
agenti di polizia.
Un'altra delle norme contenute nel Decreto Colpo Di Stato che rischia di
far saltare i piani della Banda Meloni è quella sulla cannabis light,
finita dentro per motivi che sfuggono ad ogni razionalità che non sia il
furore liberticida di fascisti e leghisti. Se da un lato si può capire
infatti che un governo impopolare (forte del 60% dei seggi in Parlamento
solo grazie alla sciagurata legge elettorale maggioritaria che glieli ha
assegnati col 43% dei voti) e buono solo a far porcherie nascondendosi
col vittimismo, abbia bisogno di norme contro le manifestazioni e le
proteste per difendersi dalla rabbia che certo verrà, è più difficile
comprendere perché all'interno di queste norme ci sia finita la cannabis
light, priva di THC, il cui commercio è regolato dalle normative
europee. Tutte le organizzazioni degli agricoltori (compresa Coldiretti
che è quella più vicina alla destra) avevano protestato per le norme
contro la canapa che è uno dei settori in crescita dell'agricoltura
nazionale. Venerdì 26 aprile, addirittura la Commissione Agricoltura
della Conferenza delle Regioni (che comprende anche le 14 regioni di
destra) ha approvato all'unanimità un ordine del giorno che chiede al
governo di apportare pesanti modifiche (se non di eliminare del tutto)
l'art. 18 che mette fuori legge coltivazione, trasformazione e vendita
di infiorescenze di canapa a basso tasso di THC, colpendo "un settore,
che conta 3 mila aziende e 30 mila addetti". Pochi giorni prima,
invece, la Commissione Europea aveva risposto ad una mail di
un'associazione di canapai "dicendo che, dato che il governo non ha
fatto la segnalazione al Tris (l'ente europeo che si occupa della
"prevenzione degli ostacoli tecnici al commercio"), possiamo andare in
un tribunale ordinario e chiedere che la legge venga disapplicata". Il
risultato è che, per ora, a qualche settimana dall'entrata in vigore del
decreto, i cannabis shop continuano ad essere aperti, non ci sono
notizie di denunce e sequestri e la cannabis light continua ad essere
esposta in vendita anche dai tabaccai.
I più ottimisti pensano che la norma potrebbe in qualche modo essere
ritirata sia per le difficoltà tecniche sia per rendere meno forte la
mobilitazione contro il Decreto Sicurezza che sta diffondendosi in varie
città e che culminerà nella manifestazione nazionale del 31 maggio.
Certo è che la furia anticannabis non ha limiti, come dimostra la
vicenda del cosiddetto "Nuovo Codice Della Strada", entrato in vigore a
dicembre come decreto legge. Per legittimare "l'emergenza", in
quell'occasione il Ministro Salvini si giustificò con l'aumento delle
morti per incidenti stradali tra i pedoni e tra i ciclisti. L'aumento
delle morti sull'asfalto di pedoni e ciclisti è dovuto, però, al fatto
che le strade urbane in questi stessi anni hanno visto l'aumento della
circolazione di mezzi pesanti come i SUV e i camioncini per la consegna
delle spese on line, che per il fatto di essere pesanti producono più
danni alle loro vittime. Di limitazioni ai mezzi pesanti nelle strade
urbane, nel "nuovo Codice" non c'è però traccia e tanto meno di norme
per tutelare pedoni e ciclisti (anzi... viene, ad esempio, resa molto
più difficile l'istituzione di nuove piste ciclabili). Ci sono, invece,
nuove norme che colpiscono chi si trova al volante dopo aver assunto
sostanze proibite, che stabiliscono che basta un test positivo (peraltro
non ben specificato) per configurare una responsabilità penale, anche se
non vi è stato alcun segno di alterazione psicofisica al momento del
fatto. Il governo ha infatti eliminato ogni riferimento allo "stato di
alterazione", che nel vecchio impianto normativo era condizione
imprescindibile per contestare la guida sotto effetto di droghe. Ora,
invece, l'eventuale presenza di tracce di sostanze stupefacenti o
psicotrope - anche a distanza di giorni - è sufficiente per far scattare
sanzioni che possono arrivare fino a 6.000 euro di multa, un anno di
arresto e due anni di sospensione della patente. Per intenderci: nel
sangue il THC rimane fino a 7 giorni nei consumatori occasionali e fino
a 3 settimane in quelli abituali, nella saliva fino a 72 ore con una
singola assunzione e fino a 8 giorni nei consumatori abituali, nelle
urine può rimanere anche 60 giorni. Pure questa decisione è stata
rinviata alla Corte Costituzionale dal Tribunale di Pordenone dopo il
caso di una donna risultata positiva a oppiacei per aver assunto codeina
a scopo terapeutico nei giorni precedenti. I giudici hanno sospeso il
giudizio e rinviato la questione alla Consulta per il fatto che
eliminando il requisito dell'alterazione psicofisica, "il reato di guida
sotto l'effetto di droghe si è trasformato da reato di pericolo concreto
a reato di pericolo astratto" (per cui non potrebbero essere previste
sanzioni così severe), in cui non è più necessaria la prova che
l'assunzione abbia inciso sulla capacità di condurre il veicolo. La
nuova norma voluta dal governo è stata peraltro giustificata dal fatto
che i guidatori che risultavano positivi ai test, nella maggior parte
dei casi non venivano sanzionati perché venivano trovati dalle
successive visite mediche "non in stato di alterazione psicofisica" e
quindi... in grado di guidare!
Le nuove norme anticannabis (anche per la cialtroneria tecnico-giuridica
con cui son state fatte) sono l'ulteriore dimostrazione del sadismo
profondo che anima fascisti e leghisti, portatori di ideologie nefaste
che Erich Fromm sintetizzava nell'avidità di sofferenze umane. Oggi più
che mai, per noi "è ora di organizzarsi".
Robertino
https://umanitanova.org/decreti-anti-cannabis-continua-la-guerra-eterna-dei-fascisti-contro-lerba-proibita/
________________________________________
A - I n f o s Notiziario Fatto Dagli Anarchici
Per, gli, sugli anarchici
Send news reports to A-infos-it mailing list
A-infos-it@ainfos.ca
Subscribe/Unsubscribe https://ainfos.ca/mailman/listinfo/a-infos-it
Archive http://ainfos.ca/it
- Prev by Date:
(it) Italy, FDCA, Cantiere #34 - Contro la barbarie delle guerre imperialiste rispondiamo con le armi della lotta di classe e della solidarietà internazionalista (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]
- Next by Date:
(it) Italy, Sicilia Libertaria #459: Al di qua. E' l'ora del papa nero? (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]